Analisi delle acque reflue e superficiali
Il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 – Parte III, e i suoi successivi aggiornamenti, costituisce il riferimento normativo principale per la tutela delle acque superficiali, marine e sotterranee e disciplina l’intera materia degli scarichi idrici.
La norma definisce i valori limite di emissione per le acque reflue civili e industriali, nonché i requisiti qualitativi delle acque superficiali, comprese quelle destinate alla captazione idropotabile.
In particolare, la Parte III del D.Lgs. 152/2006 stabilisce:
- criteri di tutela dei corpi idrici (superficiali, sotterranei e marini);
- classificazione dei corpi idrici in base allo stato ecologico e chimico;
- regole per autorizzazioni agli scarichi e condizioni di ammissibilità;
- valori limite di emissione definiti nell’Allegato 5 (tabelle 1, 2, 3 e 4);
- obblighi di monitoraggio e controllo da parte di enti gestori, aziende e autorità ambientali;
- misure di prevenzione e riduzione dell’inquinamento, in linea con la Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE.
Le analisi delle acque reflue, superficiali e di corpo idrico recettore assumono quindi un ruolo fondamentale nel verificare:
l’eventuale presenza di sostanze pericolose o inquinanti emergenti.
- la conformità degli scarichi ai limiti normativi;
- la qualità ambientale dei corpi idrici naturali;
- l’efficacia dei sistemi di trattamento;
- l’eventuale presenza di sostanze pericolose o inquinanti emergenti.
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