Ricerca glutine alimenti e superfici di lavoro

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La ricerca di glutine negli alimenti è indispensabile per valutare l’assenza di tale complesso proteico sia sulle superfici destinate al contatto con gli alimenti durante la loro preparazione sia nei prodotti alimentari privi o a basso contenuto di glutine.

Secondo il Codex Alimentarius ed il regolamento CE 41/2009, in base al contenuto di glutine, esistono attualmente due categorie di etichettatura:

 

Il laboratorio AQAGROUP appartiene all’elenco dei laboratori consigliati da AIC (Associazione Italiana Celiachia) per l’analisi di quantificazione del glutine in matrici alimentari. Come richiesto dall’AIC la ricerca di glutine è svolta tramite metodica R5 ELISA (saggio immuno-enzimatico con anticorpo monoclonale R5) che è l’unica attualmente riconosciuta ufficialmente dal Codex Alimentarius.

Il laboratorio AQAGROUP è riconosciuto dall’AIC anche per la quantificazione di glutine idrolizzato (birra, sciroppo di glucosio, ecc.) con applicazione della variante R5 ELISA Competitive

I costi abbinati alle analisi sono unitari cioè “a campione”.

Categoria:

Descrizione

Il glutine è una sostanza piuttosto collosa ed elastica costituita da due classi proteiche principali:

  • la glutenina, molto stabile, che ha la proprietà di conferire resistenza al glutine
  • la gliadina, morbida e collosa, che ha la proprietà di conferire una discreta elasticità

Il glutine si forma grazie all’interazione tra glutenina e prolamine (prevalentemente frumento, e in misura minore segale, orzo e avena) in presenza di acqua ed energia meccanica.

La proteina del glutine ha un ruolo molto importante nei processi di panificazione e lievitazione permettendo di ottenere prodotti con caratteristiche e consistenze diverse.

Il glutine è presente in tutti i prodotti derivati dalle farine e dalle semole dei cereali summenzionati, nelle bevande a base di malto come la birra o distillate o fermentate a base degli stessi. Inoltre, per le sue caratteristiche, viene utilizzato nell’industria come legante e omogeneizzante in prodotti quali insaccati, formaggi lavorati, frutta secca tostata con sale, cosmetici e prodotti per l’igiene personale, così come in paste modellanti e plastiche biodegradabili. Viene usato anche come rinforzo o sostituto proteico (nei prodotti dietetici) o come eccipiente in alcuni farmaci.

La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, frazione proteica di alcuni cereali (es. frumento, segale, orzo, avena, farro, spelta, kamut, triticale). La sua incidenza è indipendente dalle zone geografiche, ma nei paesi la cui cucina si basa sui derivati del grano, come l’Italia, il numero delle diagnosi di celiachia e la gravità dei sintomi aumentano. una persona su 120 ne risulta affetta e questo fa sì che la celiachia sia la malattia genetica più diffusa. In realtà non si nasce celiaci; si nasce con la predisposizione a diventare celiaci e da un genitore celiaco non è detto che per forza nasca un bambino celiaco. Infatti solo il 5-10% dei parenti di primo grado (genitori, figli, fratelli) dei celiaci è celiaco.