Procedura prevenzione legionella


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Il genere Legionella, costituito da circa 61 specie a forma di bastoncino, mobili per mezzo di uno o più flagelli polari o laterali, appartiene alla famiglia delle Legionellaceae.

Sono batteri Gram Negativi,  aerobi obbligati non fermentanti e non ossidanti, mobili per uno o più flagelli sia laterali sia polari, generalmente delle dimensioni di 1,5 – 5  µm per 0,3 – 0,9 µm, ma che possono presentare anche forme filamentose.

Tali microrganismi sono associati all’acqua superficiale, termale e a quella delle apparecchiature dell’aria condizionata, ma sono state riscontrate anche nell’acqua potabile in modo particolare in quella di rubinetti, docce e nebulizzatori di ambienti ospedalieri.

Le Legionelle sono state isolate da campioni di masse d’acqua (laghi, fiumi, corsi d’acqua, acque termali) e di acque stagnanti a temperature comprese fra +6°C  e  +63°C e a pH compresi tra 5,4 e 8,1 e la loro moltiplicazione sembra essere favorita da temperature comprese tra i +20 ed i +50°C.

L’isolamento di Legionella spp. da reti dell’acqua potabile indica la capacità di sopravvivenza ai normali processi di potabilizzazione.

La Legionella instaura rapporti con alcune specie di alghe verdi-azzurre (Cianobatteri) di acqua dolce, le quali favorirebbero la persistenza, lo sviluppo e la sopravvivenza del microrganismo negli habitat acquatici, come pure con amebe (Naegleria e Acanthamoeba) che verrebbero parassitate dal batterio stesso.

Dall’habitat acquatico, che rappresenta la principale sorgente ambientale di Legionella, i microrganismi passano in impianti di vario genere (impianti idrici, impianti di condizionamento dell’aria, piscine, fontane) che sono gli ambienti artificiali in grado di realizzare situazioni ottimali per la loro riproduzione e propagazione.

Nel maggio 2015 sono state approvate le Linee Guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi (G.U. n. 103 del 7 maggio 2015).

Nel nuovo documento si raccomanda l’implementazione di un Protocollo di controllo del rischio legionellosi specificando che tale documento dovrebbe essere applicato in ogni struttura (sia civile sia industriale) nella quale siano presenti impianti potenzialmente a rischio legionellosi.

Per un’efficace prevenzione è d’obbligo che il gestore di ogni struttura effettui con periodicità (almeno biennale, preferibilmente annuale) la valutazione del rischio legionellosi, atto fondamentale per acquisire conoscenze sulla vulnerabilità degli impianti in termini di:

  • potenziali di proliferazione batterica al loro interno e di esposizione ad aerosol d’acqua che essi possono determinare (impianto idrico – Impianto Aeraulico)
  • stima del possibile impatto potenzialmente causato dagli impianti sulla salute dei loro utenti e, più in generale dei frequentatori (lavoratori compresi);
  • definizione ed implementazione delle contromisure adeguate a mitigare il rischio, con un impegno di sforzi e risorse commisurati al potenziale impatto.

La consulenza supportata da AQAGROUP prevede:

  • Sopralluogo di controllo e raccolta dati impianto idrico / condizionamento con compilazione Check List di riferimento al fine di attuare una corretta valutazione del rischio correlato all’attività in essere con ispezione degli impianti a rischio, supportata, qualora disponibili, dagli schemi d’impianto aggiornati. L’analisi iniziale è finalizzata ad individuare i punti critici di ciascun impianto, in considerazione delle condizioni di esercizio e manutenzione che lo caratterizzano.
  • Individuazione dei punti critici di controllo
  • Implementazione Procedura di Prevenzione Rischio Legionellosi
  • Attivazione di un registro degli interventi
  • Formazione Operativa
  • Controlli analitici in tecnica classica per ricerca quantitativa di Legionella Pneumophila
  • Controlli analitici in tecnica PCR_RT per ricerca quantitativa di Legionella Pneumophila

 

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