FAQ – Analisi Acqua
Quali sono i principali metodi per analizzare l’acqua potabile?
Sul mercato e nei laboratori si utilizzano vari metodi per l’analisi dell’acqua – dal test semplice (visivo, sensoriale) fino alle analisi chimico-fisiche e microbiologiche più complesse.
I metodi includono ad esempio:
- campionamento corretto del rubinetto o della sorgente
- analisi del pH
- della torbidità
- della conducibilità elettrica o degli ioni disciolti
- test microbiologici specifici.
È importante rivolgersi a un laboratorio certificato che segua normative e protocolli adeguati.
Come capire se i valori dell’acqua del rubinetto sono “buoni”?
Per capire se i valori dell’acqua sono “buoni” è necessario confrontarli con i limiti stabiliti dalla normativa (ad esempio il D.Lgs. 31/2001 per le acque destinate al consumo umano).
In pratica:
Verifica che i parametri principali (microbiologici, chimico-fisici) rientrino nei valori di riferimento indicati.
Considera anche l’aspetto, l’odore, il sapore: se l’acqua appare torbida, odora o ha sapore anomalo, è un segnale che qualcosa non va.
Ricorda che “valori buoni” non significa solo assenza di sostanze pericolose al di sopra del limite, ma anche conformità delle caratteristiche richieste per l’uso previsto.
Come posso sapere se l’acqua del rubinetto è buona e sicura da bere?
Ecco alcuni passaggi pratici per verificare la qualità dell’acqua del rubinetto:
Richiedi al tuo gestore idrico locale o verifica online il rapporto di qualità dell’acqua distribuita nella tua zona (molte aziende mettono a disposizione i dati).
Effettua un’analisi in laboratorio certificato (come un’analisi completa chimico-fisica + microbiologica) per il campione dell’acqua del tuo rubinetto.
Assicurati che il campionamento sia effettuato correttamente e che il laboratorio segua i metodi e protocolli adeguati.
Controlla soprattutto quei parametri che possono variare (es. se hai vecchi impianti con piombo, se hai pozzo privato, se l’uso è per uso alimentare).
Se l’analisi mostra valori fuori norma o hai dubbi (odore, sapore, colore), valuta soluzioni correttive come filtri, sostituzione tubature o chiedi un tecnico specializzato.
Ogni quanto tempo è consigliato analizzare l’acqua del rubinetto o del pozzo?
È consigliato effettuare un’analisi dell’acqua almeno una volta all’anno, soprattutto se l’acqua proviene da un pozzo privato o da impianti datati.
In caso di lavori idraulici, cambiamenti di odore o sapore, o sospette contaminazioni, è raccomandato un controllo straordinario immediato.
I gestori pubblici, invece, eseguono controlli periodici obbligatori secondo la normativa vigente.
Posso fare l’analisi dell’acqua da solo?
Sì, esistono kit per test domestici che permettono di verificare alcuni parametri come pH, durezza, nitrati o cloro.
Tuttavia, questi test forniscono solo risultati indicativi.
Per ottenere valori certi e certificati, è sempre necessario rivolgersi a un laboratorio specializzato che utilizzi strumenti tarati e metodologie riconosciute a livello normativo.
Cosa succede se l’acqua non rispetta i valori previsti dalla legge?
Se l’analisi rileva valori fuori norma, è importante identificare la causa (impianto obsoleto, contaminazione batterica, pozzo non protetto, ecc.) e intervenire con azioni correttive: installazione di filtri, manutenzione delle tubature, sanificazione o comunicazione alle autorità competenti.
Solo dopo la risoluzione del problema e un nuovo test conforme l’acqua può essere dichiarata potabile.





