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Linea guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi


La nuova linea guida, approvate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 07/05/2015, ha riunito, aggiornato ed integrato in un unico testo tutte le indicazioni riportate nelle precedenti linee guida nazionali e normative.
Nel nuovo documento si raccomanda l’implementazione di un Protocollo di controllo del rischio legionellosi specificando che tale documento dovrebbe essere applicato in ogni struttura (sia civile sia industriale) nella quale siano presenti impianti potenzialmente a rischio legionellosi.
Tra le categorie chiamate in causa:

  • Strutture alberghiere
  • Strutture di riposo per anziani, edifici penitenziari, impianti sportivi, natatori, centri benessere, strutture ad uso collettivo (ricoveri, teatri, cinema, centri commerciali, ecc.) e in generale di tutti gli edifici pubblici
  • Operatori sanitari
  • Studi odontoiatrici
  • Vigili del fuoco e altri operatori del soccorso pubblico e della difesa civile;
  • Personale addetto alle operazioni di manutenzione/pulizia delle torri evaporative e degli impianti di distribuzione /trattamento acqua sanitaria;
  • Addetti agli impianti di depurazione;
  • Giardinieri
  • Personale addetto alla vendita/manutenzione di vasche per idromassaggio;
  • Operatori ecologici durante la pulizia delle strade con acqua a pressione;
  • Addetti alla pulizia negli autolavaggi;

Per un’efficace prevenzione è d’obbligo che il gestore di ogni struttura effettui con periodicità (almeno biennale, preferibilmente annuale) la valutazione del rischio legionellosi, atto fondamentale per acquisire conoscenze sulla vulnerabilità degli impianti in termini di:

  • potenziali di proliferazione batterica al loro interno e di esposizione ad aerosol d’acqua che essi possono determinare (impianto idrico – Impianto Aeraulico)
  • stima del possibile impatto potenzialmente causato dagli impianti sulla salute dei loro utenti e, più in generale dei frequentatori (lavoratori compresi);
  • definizione ed implementazione delle contromisure adeguate a mitigare il rischio, con un impegno di sforzi e risorse commisurati al potenziale impatto.

L’analisi del rischio prevede due livelli di interpretazione:
1° LIVELLO: esito positivo dell’analisi batteriologica per ricerca di Legionella all’interno della struttura (analisi acqua);
2° LIVELLO: esito negativo dell’analisi batteriologica per ricerca di Legionella all’interno della struttura (analisi acqua).
Se, a seguito indagine batteriologica delle acque, si dovesse riscontrare la presenza di Legionella, indipendentemente dalla carica riscontrata, si procede all’attivazione della procedura di manutenzione straordinaria (decontaminazione/bonifica…). Se, a seguito indagine batteriologica delle acque, si dovesse riscontrare l’assenza di Legionella, si procede a determinare la significatività di ciascuna fase individuata nella valutazione del rischio legionellosi. In base alla significatività raggiunta verranno definite priorità di intervento e tempistiche.

Novità importante, le nuove linee guida introducono la possibilità di attivare uno screening di base per ricerca qualitativa Legionella (Presenza / Assenza) mediante Real Time PCR: i campioni che danno esito negativo possono non essere analizzati mediante coltura (indagine batteriologica tradizionale), mentre i campioni positivi verranno analizzati mediante metodo colturale.

Linea guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi

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